Considerazioni dopo pasquetta. Il barbeque è ora spento e il ricordo degli amici e delle chiacchierate echeggiano nella nostra memoria già proiettata al ritorno alla routine. Si riprende a lavorare.
Chi ci ritorna con gioia, chi con angoscia... ma il mondo di oggi pare non lasciarci il tempo di entrare meritatamente nel mistero di quello che ci è appena accaduto.
Si, è così anche per noi. Mercoledì sera ci troveremo a provare in studio e i lavori per la costruzione del disco proseguono.
Ci resta nel cuore tutto quell'esplosivo desiderio di estate e vacanze che il giorni appena trascorsi portano a galla.
Quanta gioia e quanta meravigliosa bellezza esiste nel ritrovarsi tra famiglie, chiacchierare senza tempo e scadenze... senza pressioni... guardare i figli giocare tra loro nella spensieratezza della primavera.
La Pasqua è una vera rivoluzione... talmente grande, che si fatica a comprendere fino in fondo. La Pasqua sfugge, molto più del Natale.
Eppure nella Pasqua accade tutto. Tutto ciò che desideriamo profondamente è dentro il mistero di Pasqua... potremmo dire il segreto stesso del nostro cuore... e di cui l'amicizia spensierata delle condivisioni di pasquetta sono gradevoli ma pallide luci.
Ripercorriamo alcune parti delle letture del giorno di Pasqua, cercando di fare qualche considerazione a braccio su quello che ci è appena accaduto. Perchè è fondamentale.
Prima Lettura (dagli Atti degli Apostoli)
... "E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme."
"Noi siamo testimoni". Chi?? Qui parlano gli apostoli.
Qui siamo davanti alla storia.
Il valore incredibile della testimonianza di una manciata di uomini di fronte al più grande avvenimento della storia del mondo. Gesù di Nazareth compie opere straordinarie in un tempo e in un luogo preciso della storia. Ma soprattutto: torna dalla morte. Torna dalla morte... E alcuni, non tutti, lo hanno visto e sentito. Hanno mangiato e bevuto con lui, dopo questo misterioso ritorno.
Il fatto stesso che noi stiamo qui a scrivere di Lui, che più di metà del mondo contenga chiese e luoghi di culto a Lui dedicate... opere d'arte di ogni epoca che raffigurano questi fatti... oppure il fatto stesso che ci siano persone nel mondo che ancora oggi perdono la vita per difendere il Suo nome davanti ad armate che lo vogliono eliminare... è conseguenza di questa prima e fondamentale testimonianza: Gesù è un fatto nella storia del mondo che ha radicalmente sconvolto l'umanità.
Ma! Bisogna dire MA!... prima di esplodere nel mondo, questa sfavillante novità di salvezza, ha scelto di balenare negli occhi e nei cuori di una manciata di uomini scelti: gli apostoli. Una notizia che non è apparsa su un libro o nel cielo... a caratteri cubitali. Ne su twitter o per piccione...
Un'esperienza di vita, scandita dalla condivisione di momenti simili alla nostra pasquetta: svegliarsi, mangiare carne arrostita alla brace, spezzando il pane, parlando faccia a faccia... tra dubbi, risate ed emozioni estremamente fragili, umanissime.
Così, uomini semplici, miseri a volte, come noi... pieni di limiti e incertezze, idee piccole e visioni... ma uomini, sono stati coinvolti in questa storia e la cui vita è stata radicalmente stravolta.
Se io vi chiedo: cos'hai fatto questa pasquetta? E voi mi raccontaste della vostra passeggiata nel parco con gli amici prima di pranzare assieme... e delle risate ecc. Non avrei motivo di dubitare di questo fatto. Eppure, avrebbe il valore, ne più, ne meno, di una fede. La fede in una testimonianza. Perchè noi, alla tua pasquetta, in quei sentieri, con quelle persone, non c'eravamo. E' un'esperienza che non abbiamo mai vissuto direttamente. Eppure è un fatto. Vero? Falso? Mi fido di voi e dico: vero.
Allora il punto è: ci fidiamo degli apostoli? Degli evangelisti? O no?
Crediamo che questi testimoni siano bugiardi? Oppure crediamo che dicano il vero?
La sfida della fede oggi, oltre 2000 anni dopo questi eventi, si gioca tutta nella risposta a queste 2 possibilità. E qui il mondo intero si spacca in due.
Leggiamo ancora:
"Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti."
A noi che che abbiamo mangiato e bevuto con lui DOPO LA SUA RISURREZIONE DAI MORTI.
Se uno si ferma a questa frase e pensa senza preconcetti al valore incredibile che essa contiene... avrà istantaneamente i brividi.
Immaginate che un amico vi scriva queste parole... dopo pasquetta. Alla vostra domanda: "cosa hai fatto di bello a pasquetta?" Lui vi risponde dicendo che ha mangiato e bevuto con un tale che è risorto dai morti dopo che era stato assassinato.
Al che, vedo la vostra faccia stralunata, chiedete chiarimenti: ma cosa è successo? e questo amico dice:
lo uccisero ... ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti."
E continua:
E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».
Incredibile.
Nel senso che l'incredulità regna sovrana.
Come possiamo dire che questo è vero? Di sicuro, ci troviamo davanti ad un racconto incredibile. Straordinario. Folgorante.
Chi è mai tornato dalla morte? Apparso ad altri, mangiando e bevendo? Solo uno. Gesù. E di questi fatti, abbiamo testimoni oculari di cui è descritta la circostanza storica. Ci accorgiamo della portata esplosiva dei fatti che abbiamo appena celebrato? Riusciamo a uscire per un attimo dalla nostra abitudine?
Ora: quanti matti o cialtroni sono esistiti nella storia del mondo?
E quante dicerie sono state create da fantasiosi cantastorie?
Ma di quante di queste dicerie è rimasta una traccia di 4 libri scritti da 4 persone diverse in epoche diverse?
Quante di queste assurdità hanno dato via a correnti religiose longeve come il cristianesimo? Con testimonianze ed esperienze mistiche annesse, santi e martiri annessi... nel corso della storia?
Diremmo: nessuna. E quindi... Strano no?
Le bugie hanno le gambe corte, dicevano i nostri vecchi. Sapevano bene che una menzogna non dura anni o generazioni. E di certo non aumenta la passione di chi la tramanda, ma si insabbia e piano piano... il tempo la fa sparire.
Col cristianesimo accade il contrario.
La storia accresce e accende un sapere che si espande. I libri e i fiumi di inchiostro si dilatano anno dopo anno, con sempre maggiore lucidità e maggiori sviluppi. Non sembra una linea su un foglio, ma una frattura in muro. Più l'uomo ci guarda dentro, più scopre un mondo sconfinato.
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